lunedì 2 luglio 2012

ME.04.Luglio - Radar Festival Preview: Toro Y Moi, Dead Skeletons, Casa del Mirto @ Piazza della Frutta ++ Ital, Sergio WOW @ Factory club - Padova

Radar Festival Preview Night






Dal 25 Luglio al 1° Agosto Pulse e Repeat presentano la nuova edizione di RADAR FESTIVAL, l'evento che l'anno scorso ha scosso la città di Padova trasformandola in un cuore pulsante di musica dalla forte evocazione europea.

Per smorzare l'attesa, Mercoledì 4 Luglio vi regaliamo una Preview Night imperdibile, se non vi bastasse a causa la sola scaletta stellare, metteteci anche la location d'eccezione: Piazza della Frutta, in centro pieno, tutto gratis.

Sul palco si susseguiranno la chillwave nostrana dei Casa Del Mirto, lo stomp mantrico e ancestrale degli islandesi Dead Skeletons e l'ospite principale della serata: Toro Y Moi con la sua band.
Ma non è finita qui: si continuerà fino a notte fonda presso il Factory Club con l'aftershow dedicato alla scena dancefloor con l'house di Ital e la disco di Sergio Wow.

Radar Festival è tornato e la rivoluzione continua.

P.S.
Occhio agli orari, si suona a partire dalle 20!



TORO Y MOI (USA, Carpark) 
h.22.00
















http://www.toroymoi.blogspot.it/
Toro Y Moi è il moniker di Chazwick Bundick, prolifico artista e produttore americano, la cui musica in costante evoluzione è spesso identificata con il movimento chillwave, di cui Toro Y Moi è uno dei principali punti di riferimento.

La sua carriera musicale inizia con il demo Woodlands, datato 2007; nel 2009 si laurea in graphic desing e comincia a rilasciare un paio di altri demo (uno dei quali, June 2009, è stato ripubblicato in aprile) e una serie di singoli, tra cui Blessa, che anticipa il primo album. "Causers Of This", pubblicato all'alba del 2010 per la Carpark Records, diventa subito una dei punti fermi della scena chillwave: è il frutto di un'alchimia sonora che prende in esame le trame dell'hip hop più soul e dell'r&b meno convenzionale, intercettando sommesse partiture indie rock e rievocando l'agile scatto del french touch.

Un anno dopo esce "Underneath The Pine", il suo secondo album, che si spinge verso sonorità sempre più sperimentali e compie una svolta decisamente più funk per quello che è a tutti gli effetti un ritorno agli anni Ottanta su una vettura degli anni Dieci. Proprio per questo June 2009 (riedizione del demo di tre anni fa), pur essendo basato su materiale edito prima di Causers Of This, suona come un proseguo di Underneath The Pine.

Dal vivo il progetto Toro Y Moi diventa una vera e propria band, un quintetto singolare nel proprio genere che richiama l'immediatezza della wave anni Ottanta e del pop moderno.

For fans of: Washed Out, Ariel Pink, Sebastian Tellier.


DEAD SKELETONS
(ISL, A. Records)
h.21.00

dead skeletons
http://deadskeletons.com/

I Dead Skeletons sono una delle band più entusiasmanti uscite dall'Islanda da diverso tempo. Nascono nel 2008 come accompagnamento di una mostra di Jón Sæmundur al muse d'arte di Reykjavik; alla ricerca di un inno di battaglia spirituale per lo spettacolo Jón ha iniziato a registrare materiale con Henrik Bjornsson e Ryan Van Kriedt: il primo risultato di questa collaborazione, Dead Mantra, diventa una hit underground, poi inserita nell'album d'esordio Dead Magick, uscito lo scorso anno per A. Records Ltd.

I Dead Skeletons si discostano molto dalle atmosfere fiabesche di Bjork e celestiali dei Sigur Rós, che hanno reso la musica islandese famosa nel mondo: musicalmente ne sono proprio la nemesi, col loro rock psichedelico dalla forte anima dark, figlia dei Jesus And Mary Chain e dello shoegaze degli anni Novanta, con un approccio sperimentale derivato dal miglior krautrock.

Il loro non è semplice revivalismo: lo stile è lo stesso, ma la veste in cui è presentato è nuova, tribale ed ancestrale. Il loro misticismo trascende il caos urbano e i loro brani sembrano più a degli esorcismi che a delle canzoni. Una musica esoterica per una band misteriosa.

For fans of: Jesus And Mary Chain, A Place To Bury Strangers, NEU.





CASA DEL MIRTO (ITA, Mashhh!)
h.20.00

casa del mirto

http://casadelmirto.blogspot.it/

I Casa Del Mirto sono uno dei gruppi italiani del momento, portavoce dei suoni chillwave d'oltreoceano su territorio nostrano. Con il nuovo doppio album The Nature, uscito ancora per Mashhh!, superano addirittura il successo del precedente 1979 e si impongono definitivamente come band di culto: la loro fama supera addirittura le Alpi e arrivano a remixare Washed Out.

Non esiste un genere portante, ma uno stile unico, quello sì. Si parte dall'eredità dell'italo disco e dalle evoluzioni cosmiche e chillwave di questo genere seminale, incanalando il tutto in un flusso viscerale che cerca eternità nel delay. Saturazioni che stravolgono il concetto fisico e matematico di musica seguendo la libido, lasciandosi guidare dai sensi e dall'animalità umana. Un sodalizio con la natura che fa diventare l'istinto poesia e viceversa.

For fans of: Washed Out, Toro Y Moi, Neon Indian.



A seguire:

Aftershow Radar Preview night
Dalle 00:00


ITAL + Sergio WOW


@ Factory Club
, Via Fra Paolo Sarpi, 46  - Padova



Ingresso riservato soci ACSI
Tessera in promozione a 5 ? fino alle 1:00




ITAL  (USA, Planet Mu)
Ital

http://www.planet.mu/artists/ital/

Ital è l'ennesima faccia di Daniel McCormick, che con la sua sperimentazione elettronica si allontana sempre di più dai classici binari post punk dei Black Eyes e dance punk dei Mi Ami, dapprima con la neo psichedelia del progetto Sex Worker e ora con l'"hipster house" (termine autoconferitosi) di quest'ultimo progetto, inaugurato con l'album Hive Mind, uscito da pochissimo per Planet Mu Records.

Confinare la musica di Ital al semplice termine house è quantomai riduttivo: l'ambient fa da sovrana tra sensazioni deep ed ellissi dub-techno, mentre l'album si apre tra campionamenti vocali schizofrenici (Lady Gaga e Whitney Huston). Una veste intenzionalmente arty e freak al punto giusto, una situazione dancefloor oscura e avvolgente: non un dj-set, ma un live scaturito da sequencer e drum machine.

For fans of: John Talabot, Nicolas Jaar, Mi Ami.



SERGIO WOW (ITA)
sergio wow

http://www.myspace.com/sergiowow

Sergio Bertin in arte Sergio Wow nasce a Padova e con The Magicake debutta nell'elettroclash italiano. Dopo anni di attivitá e performance che confermano la suo carisma ed eclettismo sonoro, atterra a Berlino per avvinghiarsi a nuove sonorità come la Chicago house, la nu disco e la dub techno. I suoi dj-set son caratterizzati da un groove veloce e accattivante intermezzato da schegge pop.

Attualmente impegnato nel progetto tedesco Clima tra new wave e house con l'appoggio di Roger 23 (Swayzak) e Discodromo (Cocktail D'amore) e sotto il nome The Incredible Machine insieme a Binda Lair dj-set a quattro mani giocato su sonorità House e Minimal Tech, e che strizza l'occhio al nuovo sound di Brixton, la dub techno.












sabato 5 maggio 2012

SSF XI - Je ne t'aime plus

Alcuni già lo sanno. Altri lo attendono. Siamo nel 2012, e il Summer Student Festival raggiunge la sua XI edizione. Un traguardo ma ancora di più una soglia, da varcare dal 25 maggio al 1 giugno. I cancelli (ri)portano in Golena San Massimo, dove – all'ombra delle storiche mura firmate Rinascimento – si esibiranno come ogni anno alcune delle eccellenze del panorama internazionale e nostrano più interessanti di questo 2012 in musica. Ma quella del SSF – Je t’aime in fondo è già storia nota a chi legge (ogni tanto, una piccola pacca sulla spalla ce la diamo da soli). 





SSF XI - JE NE T'AIME PLUS
INGRESSO LIBERO

25.05/ NEON INDIAN 
( Static Tongues, USA )
DUMBO GETS MAD 
 ( Bad Panda, ITA )


26.05/ SEVEN THAT SPELLS
(Beta-lactam Ring Records, HR)
HEROIN IN TAHITI
(Boring Machines, ITA)
SQUADRA OMEGA 
(Boring Machines, ITA)


27/05/ LOWER DENS 
  (Gnomonsong, USA)
STELLAR OM SOURCE (Big Love, NL)




28.05/ ED LAURIE 
( Moon Painter, UK)


29.05/ SANDRO PERRI
(Constellation, CAN)  
JESTER AT WORK
(Twelve, ITA)



30.05 / FENSTER (Morr Music, DE) 
+ TWO PIGEONS (la Fabbrica, ITA)  
+ LO STATO SOCIALE (Garrincha, ITA)



31.05 / COM TRUISE
(Ghostly International, USA) 
LAFIDKI 
(Steak Au Zoo, F/K)

1.06 / VOICES FROM THE LAKE (Donato Dozzy & Neel) LIVE
(Prologue, ITA)
 UPPERGROUND ORCHESTRA feat Morphosis 
(Morphine, ITA)
warm up: 
THE FRAG dj set

venerdì 13 aprile 2012

Pulse199: ORFANADO @ La Mela di Newton VE 13.04 + Showcase FABIO ORSI @ Beczar's SA.14.04 h.17

Chiudiamo con questo doppio appuntamento Pulse questa settimana che ci ha visti coinvolti in quattro date in 7 giorni.

Si comincia stasera con il concerto degli Orfanado alla Mela di Newton
Alessandro de Zan, l'abbiamo conosciuto come bassista dei GI Joe, all'epoca, (erano in apertura al Summer del 2004 a El Guapo)
Torna oggi con altri strumenti e volumi con questo nuovo progetto sulla Sound of Cobra, etichetta di Riccardo Biondetti, l'altro ex GI Joe.

Sabato pomeriggio invece saremo nuovamente ospiti di Boris e della sua Beczar Rare Recordings Society, a Padova,
in via Squarcione,  laterale di piazza delle Erbe.
Qui l'occasione è ghiotta, e infatti abbiamo spinto affinchè ciò potesse avvenire: Fabio Orsi dopo un bel periodo di latitanza dal suolo italiano (quantomeno in termini di date) è finalmente in tour in Italia, e nella fittissima serie di date su e giù per lo stivale siamo riusciti ad infilare questo showcase pomeridiano da Beczar, prima della data serale a Venezia.
Fabio è un musicista d'eccezione, e vederlo fare date per anni in tutto il mondo negandosi/ci l'Italia, un po' ci ha fatto male.
Quindi, sabato pomeriggio parte da Ferrara, fa sosta a Padova, fa un sopralluogo da Beczar, ci spara una mezz'ora di suoni ben torniti e cesellati come lui sa fare, e poi si riparte alla volta di Venezia, dove farà altrettanto a Metricubi previa apertura di Big Numbers!
Vediamo di esserci e di accoglierlo adeguatamente!
Sia a Padova che a Venezia, contiamo sulla vostra puntualità.



Detto ciò, per qualche giorno ci fermiamo, quantomeno con le news.
Stiamo lavorando al Macello che verrà a maggio, al Summer e altre cosette.
Vi lascio con un'anticipazione da newsletter (in effetti quella di Neon Indian è apparsa su FB, quindi riequilibriamo un po' la faccenda)
save the date: Giovedì 31 maggio Com Truise @ SSF/Je t'aime



Pulse#199



Pulse,
in collaborazione con
la Mela di Newton presenta:


ORFANADO    
 (Sound of Cobra/Holidays - ITA)
orfanado

http://orfanado.bandcamp.com/                                                     http://www.myspace.com/orfanado         
[ Acustico / Psichedelica / Sperimentale  ]  


Venerdì 13 Aprile, h. 21
@ La Mela di Newton
  via della Paglia, 2 - Padova


Piccoli noiser cambiano pelle, almeno temporaneamente, in questo progetto che coinvolge gente impegnata anche con In Zaire, Lago Morto, G.I. Joe, Lettera 22 e si rifà, almeno nelle intenzioni a Sun City Girls, Jack Rose, John Fahey e un sacco di buona world music. Un mix ...di psichedelia, folk e prog suonato con strumenti acustici.
Se l'America dei due solisti serpeggia ogni tanto e il suono, pur meno rock, è in qualche modo accostabile a quello del gruppo dei fratelli Bishop, è l'idea di world music a mancare del tutto, almeno quella comunemente intesa, buona per i salotti di chi legge il Manifesto dove si ascolta la musica del buon selvaggio, o peggio, un meltin pot buonista dove tutto si mischia in un pastone senz'anima.
Il disco si inserisce in un filone che vanta padri nobili come i nostrani Aktuala o i britannici Third Ear Band, spiriti nordici affascinanti dall'Oriente.
Profumi etnici, portati da flauti, sitar e percussioni, si sposano all'oscurità del drone, dipingendo spesso un Mediterraneo a tinte fosche (Giordiania), ma che sa essere anche scanzonato (Iter, unico pezzo cantato, l'hit del disco) o poeticamente notturno (la placida Ponente).
Con Iter gli Orfanado raccolgono e combinano un'infinità di sensibilità diverse senza diluire la propria personalità, restituendoci un quadro che, grazie a un invidiabile aplomb, fa convivere coerentemente tutta una serie di strumenti e atmosfere ricche come la tessitura di un tappeto orientale.


A stasera!
Ingresso: 3
Com. ris. Soci Arci



E Domani:


FABIO ORSI           (A Silent Place /Boring Machines, ITA/DE)
Fabio Orsi

http://fabioorsi.bandcamp.com/                                                                     http://soundcloud.com/fabio-orsi         
[ Elettroacustica / Kosmische / Electronica ]   


Sabato 14 Aprile,
h. 17.15
 @ Beczar Rare Recordings Society  via Squarcione 15 - Padova
h. 20.30   @ Metricubi   Campiello delle Erbe 2003 - Venezia (mappa)

Fabio Orsi è un giovane e talentuoso artista nato a Taranto e da qualche anno residente a Berlino.
Negli ultimi anni si è guadagnato le attenzioni dei media specializzati e della comunità artistica internazionale grazie ad una serie di uscite di altissimo livello distribuite su etichette di culto europee ed americane e ad una serie di concerti, festivals, workshop ed installazioni sonore tutte di ottima fattura.

Oltre ai suoi dischi solisti, molte sono le collaborazioni con artisti di alto profilo come My Cat is an Alien, Valerio Cosi, Gianluca Becuzzi, Mamuthones, Pimmon e molti altri.
L'utilizzo combinato di field recordings, loop elettronici e stratificazioni di chitarra permettono a Fabio Orsi di spostare l'obiettivo della sua ricerca musicale, rimanendo ancorato ad un focus espressivo che da grande attenzione al dettaglio sonoro.

Il suo recente trasferimento a Berlino ha portato all'interno della sua musica, nata nell'oblio delle calde estati salentine, una maggiore attenzione verso la grandeur compositiva continentale e un riflesso incondizionato allo sfasamento metereologico del ritrovarsi immerso nei lunghi e glaciali inverni berlinesi. Il risultato è "Wo Ist Behle?", suo ultimo disco uscito per l'italianissima Boring Machines, che associa a rigidi e glaciali loops elettronici uno spleen in divenire, estatico e pdichedelico, ma marziale ed implacabile come i migliori corrieri cosmici tedeschi.

Nel corso del 2011 Fabio Orsi ha suonato in alcuni importanti festival europei e ha condotto workshop sul field recordings per vari progetti istituzioniali, incluso di recente un lavoro di
soundmapping di una settimana commissionato dalla Luxembourg Design Biennale.

Nei primi mesi del 2012 si appresta a completare un nuovo tour in Russia, per poi tornare ad Aprile a presentare il suo live in alcune città italiane.

Discografia:

- Osci Lp - Small Voices (2005)
- For Alan Lomax Cd - A Silent Place (2006 - split with My Cat Is An Alien)
- The Stones Knows Everything 2Cd - Digitalis (2007 - with Gianluca Becuzzi)
- Find Electronica Cd - A Silent Place (2007)
- We Could for Hours Cd - A Silent Place (2008 - with Valerio Cosi)
- Audio for Lovers 2Cd - Last Visible Dog (2008)
- Thoughts Melt in the Air Cd - Preservation (2009 - with Valerio Cosi)
- Winterreise Cd - Slow Flow Rec (2010)
- Random Shades of the Day 3Cd - Privileged to Fail (2010)
- Stand Before Me, Oh! My Soul Cd - Preservation (2011)
- Wo Ist Behle? Cd - Boring Machines (2011)



Press per "Wo Ist Behle?"

"Un perfetto bilanciamento tra le anime, rurale e urbana, isolazionista e cosmica, che lo caratterizzano come uno dei migliori artisti sulla piazza mondiale." SENTIREASCOLTARE

"...un impasto granitico che rimane fluttuante per poi disperdersi poco alla volta. Attraverso un rilascio lento e graduale, Wo ist behle? avanza inesorabile verso la ricerca di composizioni sempre più spoglie, acute, ma al tempo stesso porose." HATE TV
"un disco aperto a mille influenze che vengono ordinate secondo uno schema ampio ma non dispersivo, segno della raggiunta maturità artistica del musicista." SODAPOP

"L'esperienza che Orsi ci riserva è una parabola di imperturbabile bellezza, vibrante e avvolgente. Un'opera satellitare che racchiude tutta la fascinosa freddezza del mistero cosmico quanto la conturbante voluttà della corona solare." BIZZARRO CINEMA

NB: Per lo showcase pomeridiano vi chiederemo un'offerta contenuta intorno 2-3 euro .


PS: come sempre,  per chiunque non volesse ricevere più questa newsletter: ci si può cancellare in qualsiasi momento dalla mailing-list rispondendo semplicemente a questa e-mail scrivendo nel subject: "Cancellami dalla mailing list", "fermati!" e via dicendo...



sabato 7 aprile 2012

197: AU (USA, Leaf) @ Studio 2 -vigonovo- DO.8.4.12 --- 198: Zola Jesus (USA) + Mushy @ Moon Club -Mirano- Lu.9.4.12

Eccoci a due Pulse pasquali, per l'occasione fuori porta.

Cominciamo da Domenica 8 Aprile, secondo il noto adagio Natale con i tuoi e Pasqua con chi uAU, l'appuntamento è domani con una delle band che più ci han dato soddisfazioni nei loro trascorsi pulsistici.
Loro sono appunto gli AU, da Portland - Oregon, freschi freschi di uscita del loro nuovo album "Both Lights" su Leaf records. E siccome l'album l'abbiamo ascoltato e ci garba parecchio, a partire dalla bomba rappresentata da Epic, il primo brano, verrebbe da dire che le cose si mettano particolarmente bene, data la dinamicità e la capacità di coinvolgimento di cui
Luke e Dana han finora dato sfoggio nelle precedenti occasioni.
Tutto questo domani, Pasqua, a Vigonovo.


Cose ancor e ben più serie si profilano all'orizzonte per la nostra Pasquetta, invece con la data unica in Italia del tour di Zola Jesus.
Chanteuse ad alto livello di carisma e aura oscura, sdoganatasi dalla mitologia goth-underground con l'ultimo album "Conatus" e inoltratasi in terreno pop/mainstream, sempre elettronica oscura ma di ampia accessibilità (a testimonianza di ciò son recentemente arrivate la collaborazione con Orbital e il remix operato dal regista David Lynch).
Serata
dark/synth female, suit-uppatevi adeguatamente.
In apertura, da Roma, Mushy in band, in coda adeguati dj set targati Moon Club.

Auguri!



Pulse#197

Pulse e Repeat,
in collaborazione con Studio 2
presentano:

AU
(U.S.A./ Leaf)
AU
http://www.au-au-au.com/                                                                     http://www.myspace.com/peaofthesea 
[ happening folk rock / pianismi ritmati / fanfare collettive per due / canzoni allegramente struggenti ]  

Domenica 8 aprile, h. 21.30
@ Studio 2  via del Lavoro 4 - Vigonovo (indicazioni poco più sotto)


Gli AU sono  Luke Wyland, voce (notevole) e tastiere e Dana Valatka (ex Jackie-O-Motherfucker) alle percussioni.
Già  passati dalle nostre parti un paio d' anni fa, i loro live energici/energetici, sospesi tra selvagge e pirotecniche cavalcate à  la Animal Collective e coralità  pop in stile Parenthetical Girls, trasmettono gioia e passione allo stato puro e hanno lasciato decisamente il segno.

"Both Lights" il lungamente atteso nuovo album della band di Potralnd-Oregon, è finalmente riuscito nell'intento di catturare la magia e l'intensità del loro live e di espandere, allo stesso tempo, la loro abilità compositiva verso nuove direzioni.
Il duo ha , infatti, canalizzato il loro bisogno di catarsi nell'approccio "fisico" del fare musica: il piacere di entrare in connessione con strumenti reali e di comporre canzoni elaborate e complesse.

Amati da Pitchfork  e accolti benissimo, qui da noi, da Blow Up, come potete leggere sotto (a proposito del loro precedente EP, "Versions"):

"Luke Wyland è uno straordinario talento di Portland... Ha tre dischi bellissimi alle spalle... Ha uno sviscerato interesse per tutto lo sperimentalismo americano, per la forma canzone corrotta e per la teatralità . Insomma, un piccolo genio. Questo straordinario EP, ennesima dimostrazione della contagiosa inventiva sottesa al progetto, propone oltre a uno splendido inedito a nome Ida Walked Away, una serie di radicali stravolgimenti di brani tratti dalla produzione precedente. Alla grossa potresti dirlo folk, ma contaminato di ascendenza colte e di quell'attitudine agli scompaginamenti della forma che sono propri dell'avanguardia e del jazz... fifties lounge, oscillazioni elettro-Umiliani, slide guitar perse nell'iperspazio, misticismi Popol Vuh, romanticismi Mercury Rev, carioca, vaudeville, Nino Rota, minimalismi mertensiani, tripudi di Hammond, suggestioni balcaniche.. E poi disarticolazioni elettroacustiche, strumenti trovati, declinazioni populiste, ebbrezze sboccate, fantasmi canterburyani... Rispetto a quelle edite, queste versioni sono se possibile ancora più splendenti, sentite, imprescindibil... E investitti da tanta creatività  non si può che pensare e sperare che ne vedremo ancora delle belle" (8) P.Pardo, Blow Up novembre 2009


Come arrivare da Padova:
- Seguite VIA VIGONOVESE (in direzione Venezia) passando CAMIN e VILLATORA;
- Entrati a TOMBELLE superate il benzinaio COSTANTIN (lo vedrete alla vostra sinistra!), e alla rotonda seguente prendere la seconda uscita;
- Proseguite per 300 metri lungo Via STATUTO DEI LAVORATORI: troverete il circolo all'angolo della seconda laterale (Via DEL LAVORO!)


Ingresso pasquale: 5
Com. ris. Soci Arci




Pulse#198

Pulse e Repeat,
in collaborazione con Moon Club
presentano:


ZOLA JESUS       (USA/Souterrain Transmissions)
zola jesus
http://www.zolajesus.com
                                                            http://www.souterraintransmissions.com/  

[ Dark / Synth / Wave / Haunted Pop ]   


Opening Act:
Mushy                        (Roma, Mannequin)

mushy
http://www.myspace.com/mushyrhum


Mercoledì 28 Marzo, h. 21
@
Moon Club   via Saragat, 12/c -  Mirano  (VE)

Torna in Italia ZOLA JESUS, data unica ad Aprile, dopo il grande successo del tour di Dicembre 2011. La nuova musa della scena indie americana suonerà il 9 Aprile al Moon Club di Mirano (Venezia). Zola Jesus si muove tra gothic rock, electro-pop, e musica classica, influenzato dalla carriera di Siouxsie and the Banshees, e vicino a Fever Ray e Florence and the Machine. 'Conatus', terzo album di Zola Jesus, è stato pubblicato in Italia da Souterrain Transmissions/Self/Sunnybit.

Gothic rock, electro-pop, industrial, classica: tutte definizioni che si adattano a descrivere la musica di Zola Jesus, nome d'arte della cantautrice russo/americana Nika Roza Danilova (appena 23 anni), nata a Phoenix, Arizona. Il suo stile si avvicina a quello di Florence Welch (Florence and the Machine) di Siouxsie and the Banshees e dei The Creatures, ma porta alla memoria le migliori Patti Smith e Kate Bush, con un occhio verso le velleità vocali di Diamanda Galàs. Zola Jesus ha pubblicato alla fine del 2011 il nuovo album 'Conatus', terzo della sua carriera.

La piccola Nika inizia a studiare canto a sette anni, avvalendosi di dischi che insegnavano la lirica. Poi prega i suoi genitori di mandarla a scuola di canto lirico, dove segue i corsi per 10 anni. Viene subito attratta dalla musica rock e sceglie il suo nome d'arte; Zola, come omaggio allo scrittore francese Émile Zola, e Jesus, ispirandosi alla figura cardine della religione cattolica. Comincia a comporre musica in casa, con una drum machine e delle tastiere, e nel 2008 debutta con il singolo 'Poor Sons'. Dopo un corso di studi di economia, si iscrive all'università del Wisconsin per studiare francese e filosofia. Durante i corsi universitari compone e registra il suo full lenght d'esordio 'The Spoils'. Dopo la pubblicazione dell'esordio inizia il suo primo tour e una stretta collaborazione con i Former Ghosts e Fever Ray dei The Knife. Nel 2010 pubblica l'EP 'Stridulum' (ispirato dal film omonimo di Giulio Paradisi del 1978), a cui segue l'EP 'Valusia'.

La voce di Zola Jesus, formata da anni di studio lirico, e la sua musica eterea, potente, elettronica e melodica, creano un mix unico e originale. Il suo secondo album, 'Stridulum II' (su cui sono presenti i brani dell'EP 'Stridulum', e alcuni inediti), è salutato come "capolavoro dark" da NME, e prende il massimo dei voti su Pitchfork. Zola cambia di continuo, e il suo look è specchio delle novità che impreziosiscono i nuovi lavori. Da un look gotico - capelli neri, abiti scuri, make up 'smoked' - passa ad un aspetto più luminoso e sofisticato, con capelli biondissimi e outfit giocato sui toni del bianco e del grigio. Il 2011 è l'anno di 'Conatus', un gioiello di emozioni elettroniche capace di muoversi con disinvoltura tra synth, drum machine e strumentazione rock, ma dove a primeggiare è sempre l'inconfondibile voce dell'artista nota come Zola Jesus.

LINK:
http://www.zolajesus.com

http://www.souterraintransmissions.com/souterrain/artist_bio.jsp?artist=16400

http://www.facebook.com/zjzjzj

INGRESSO: 10?
RISERVATO AI SOCI ARCI

DJ SET:

BOOGALOO ROBERT
http://www.myspacecom/boogaloorobert

WHIPPING BOY
http://www.myspace.com/whipping



Auguri e a domani/dopodomani!


PS: come sempre,  per chiunque non volesse ricevere più questa newsletter: ci si può cancellare in qualsiasi momento dalla mailing-list rispondendo semplicemente a questa e-mail scrivendo nel subject: "Cancellami dalla mailing list", "Spegni la luce/chiudi la porta!" e via dicendo...



martedì 27 marzo 2012

196 - ME 28.03, h.19: CLAUDIO ROCCHETTI (ITA) @ Beczar's ++ h.21: Cabeki (ITA, Tannen) @ La Mela di Newton

Due appuntamenti Pulse anche questa settimana, però tutti nello stesso giorno, domani:

Nel tardo pomeriggio saremo ospiti di Boris e della sua Beczar Rare Recordings Society, a Padova,
in via Squarcione,  laterale di piazza delle Erbe.
Sarà nuovamente Claudio Rocchetti, che ricordavamo essere già titolare del Pulse#1, l'artista che avrà in carico inaugurare questa nuova categoria di concerti pomeridiani Pulse tra a scaffali di dischi.
Unitamente al suo set regolare, vi sarà occasione di essere introdotti alla sua ultima opera editoriale, DIRTY ARMADA un catalogo di loghi (1500++ su 254 pg, formato A5) di band italiane
black metal che hanno devastato negli ultimi trent'anni la penisola.
Dirty Armada è anche il primo libro stampato in Risograph dal sottoscritto, e ne vado particolarmente fiero ;)

Detto e fatto ciò, ci si trasferirà alla Mela di Newton dove per l'ultima serata in carico all'organizzazione congiunta Pulse/Repeat abbiamo il dream pop di Cabeki, condito dalle sue delicate proiezioni in super8, per l'occasione introdotto da un mini set ambient di Claudio.
 



Pulse#196



Pulse e Repeat,
in collaborazione con
Beczar Rare Recordings Society
 e con la Mela di Newton
presentano:


CLAUDIO ROCCHETTI    
 (ITA/DE)
claudio rocchetti

http://equalradio.blogspot.it/                        http://claudiorocchetti.bandcamp.com/         
[  ambient-garde/impro/electroacoustic ]  

Mercoledì 28 Marzo, h. 18,45
Beczar Rare Recordings Society @   via Squarcione 15 - Padova


In solo o in collaborazione, Claudio Rocchetti non è la scoperta di nessuno. Si è fatto da sé, consolidando una fama oggi riconosciuta a livello internazionale ed espressa non solo in release per uno stuolo di ottime etichette (da Hapna e Soleilmoon, alle nostrane Bowindo, Die Schachtel, Setola Di Maiale fino al forza4 del recente The Carpenter) ma anche in una pletora di collaborazioni e progetti. 3/4HadBeenEliminated innanzitutto, formidabile fucina avant-impro bolognese, poi le esperienze con In Zaire, Olyvetty, Vroom!, Hypnoflash, senza contare le collaborazioni, ultima in ordine di tempo quella su Ricamatrici di ?Alos
http://www.sentireascoltare.com/articolo/1112/claudio-rocchetti-stratificare-la-memoria-scolpire-il-suono.html


Claudio Rocchetti è ormai da anni uno dei musicisti elettronici più attivi e interessanti del panorama nazionale ed europeo: sia a causa del suo lavoro di ricerca sul suono, come elemento non solo emotivo e compositivo, ma anche materico sugli strumenti analogici ed elettronici, nelle sue potenzialità tecniche, improvvisative ed espressive sia in studio che dal vivo, anche a causa della fitta rete di collaborazioni e partecipazioni proficue sull'asse Bologna-Berlino.

http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=1443

Per l'aperitivo vi chiederemo un'offerta esigua, 2-3 euro  e ai più puntuali allunghiamo prosecchino introduttivo!

e poi:

CABEKI                      (ITA, Tannen)

http://www.tannenrecords.com/                           http://www.myspace.com/cabeki         
[  Musica da cinecamera in SUPER8 ]   


Opening: Claudio Rocchetti

Mercoledì 28 Marzo, h. 21
@ La Mela di Newton
  via della Paglia, 2 - Padova

Ultimo mercoledì della stagione, in compagnia di Repeat e della Mela di Newton, a chiudere il ciclo sarà
Cabeki con breve introduzione ambient a cura di Claudio Rocchetti.

Cabeki è il progetto strumentale di Andrea Faccioli, polistrumentista / compositore veronese. Nato da rielaborazioni di musiche di scena scritte per teatro e immaginifiche colonne sonore, Cabeki si muove fra strumenti convenzionali e non convenzionali (ukulele, autoharp, stylophone e giocattoli etnici vari) fra composizioni che si sviluppano in intrecci di suoni acustici ed elettrici, impalcature armoniche e melodie sospese, spezzate da brevi interventi elettronici.
Il risultato è un quadro pregiato, fatto di atmosfere incantate: dal romanticismo minimale di Yann Tiersen alle suggestioni dei Sigur Rós, fino ad alcuni arrangiamenti dream-pop. "Il montaggio delle attrazioni" il disco di Cabeki (uscito lo scorso anno inaspettatamente per Tannen records, la stessa che con parsimonia ha licenziato produzioni di Aucan, A Classic Education, Calibro 35, Ronin, Il Teatro degli Orrori  e Guano Padano e molit altri attuali protagonisti della scena nazionale odierna)
è un contrasto armonico di strumenti apparentemente lontani fra di loro, che si susseguono come le attrazioni di un Luna Park d'oltre oceano, nel brulicare abbagliante delle sue luci.


ROCKERILLA
da BLOW UP #154 "mogli & buoi" di E. Veronese
"Cabeki...fortemente immaginifico nel darsi all'andirivieni tra oggetti, giocattoli e loop, fotografie western e titoli virulenti in una dimensione freeform che da tempo non si palesava in Italia con tale freschezza."

THE SILENT BALLET
"As easy as it is to dislike the term 'folktronica', it is arguably the best one to describe the work of Cabeki...The layering of electronic and acoustic instrumentation is impressive...The variety is one of the most enjoyable elements here...this is easily one of the most interesting folk-inspired records so far this year."
Lee Stablein

SENTIREASCOLTARE
"musiche in punta di plettro, soffici e candide elucubrazioni in cui sempre vivo è un pulsare traditional e un sentire quasi cameristico, oltre che una invidiabile ricerca sul dettaglio sonoro e/o atmosferico..."
Stefano Pifferi

ROCKIT
"...Cabeki disegna, sanza parole, immagini fresche e sempre ben dosate, fortemente vive ed empatiche, trasportando l'ascoltatore in lande sonore cariche di odori e colori...tutto si snoda con fascino e seduzione. Coniche di disparata origine e derivazione, ma la stessa tracklist del disco che

rimbalza da una latitudine all'altra del pianeta con la stessa agilità e pertinenza che ne
connotano i visionari e intriganti disegni musicali." (Elio Bussolino)



anche per questo appuntamento, sarà attivo lo streaming live su:

http://pleaserepeat.it/

http://pulsedata.blogspot.com/

A stasera!
Ingresso: 3 o più secondo sentimento
Com. ris. Soci Arci



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sabato 24 marzo 2012

195: CLAUDIO ROCCHETTI (ITA) DO.25.03.12 @ DIRTMOR PRC, Treviso!


Pulse#195

Pulse in collaborazione con DIRTMOR
presenta:


CLAUDIO ROCCHETTI   (ITA, troppa roba!)
rocchetti
[ ambient-garde/impro/electroacoustic ]                     http://equalradio.blogspot.it/          http://claudiorocchetti.bandcamp.com/                



Domenica 25 Marzo, h. 21.00
@
DIRTMOR/Prc - via Pisa 13 (sotto la torre) - Treviso
per indicazioni stradali cliccare qui (consigliato!)

Torniamo dunque a trovare gli scapestrati di Dirtmor che continuano a dissodare la terra trevigiana a forza di colpi ben assestati.
Questa sera l'assestatore sarà una nostra campione, Claudio Rocchetti, abile ed imprevedibile maneggiatore di quanto produca suono  e rumore, cui, oltre che per la produzione musicale, siamo molto affezionati e grati per avere inaugurato in una serata autunnale del 2004  la serie di concerti Pulse a PD.
Dopo averlo ospitato negli anni in svariati contesti e formazioni (3/4 had been eliminated, hypnoflash), siamo qui a spingere la sua tappa nel suo tour veneto a Treviso per poi farlo approdare dalle parti patavine mercoledì per un set estemporaneo presso il nostro dealer di fiducia di dischi,  (poi tutti alla Mela che suona Cabeki e chiudiamo degnamente la stagione dei mercoledì pulse/repeat!).

Su questo e altro (in arrivo per aprile AU, Zola Jesus, Fabio Orsi... tutti un po' sparsi sull'asse Venezia Padova) vi daremo adeguate notizie in una fin troppo prossima comunicazione.

A treviso stasera aprirà il tutto
Big Numbers, poi afterset dj & lapdance by KIM AVEY.
Proiezioni a cura di Ombre Electrique.



In solo o in collaborazione, Claudio Rocchetti non è la scoperta di nessuno. Si è fatto da sé, consolidando una fama oggi riconosciuta a livello internazionale ed espressa non solo in release per uno stuolo di ottime etichette (da Hapna e Soleilmoon, alle nostrane Bowindo, Die Schachtel, Setola Di Maiale fino al forza4 dell'ultimo The Carpenter) ma anche in una pletora di collaborazioni e progetti. 3/4HadBeenEliminated innanzitutto, formidabile fucina avant-impro bolognese, poi le esperienze con In Zaire, Olyvetty, Vroom!, Hypnoflash, senza contare le collaborazioni, ultima in ordine di tempo quella su Ricamatrici di ?Alos, al secolo Stefania Pedretti.
http://www.sentireascoltare.com/articolo/1112/claudio-rocchetti-stratificare-la-memoria-scolpire-il-suono.html



Claudio Rocchetti è ormai da anni uno dei musicisti elettronici più attivi e interessanti del panorama nazionale ed europeo: sia a causa del suo lavoro di ricerca sul suono, come elemento non solo emotivo e compositivo, ma anche materico sugli strumenti analogici ed elettronici, nelle sue potenzialità tecniche, improvvisative ed espressive sia in studio che dal vivo, anche a causa della fitta rete di collaborazioni e partecipazioni proficue sull'asse Bologna-Berlino.

http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=1443


 
A dopo!
Ingresso: 3 euro



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sabato 17 marzo 2012

193: Dr. EUGENE CHADBOURNE (USA) + Relazioni EKTAR (Boato/Szoke/Váczi - HUN/ITA) DO.18.3 - 194: PORCELAIN RAFT (ITA, Secretly Canadian) ME.21.3 @ La Mela di Newton, PD

Eccoci con la presentrazione delle prossime due date targate Pulse
la prima domani, domenica, con un'accoppiata d'eccezione, Doctor Eugene Chadbourne con il suo chitarrismo iconoclasta e travolgente da un lato e la tradizione ungherese virata jazz/klezmer con uno sguardo all'oriente del trio Relazioni Ektar con l'ospite d'eccezione David Boato alla tromba.


Pulse#193

Pulse in collaborazione con la Mela di Newton
presenta:

EUGENE CHADBOURNE
(USA, House of Chadula)


[Country / Sperimentale / Jazz]                     http://www.eugenechadbourne.com/
http://www.myspace.com/eugenechadbourne


opening act:
RELAZIONI EKTAR
(Boato/Szoke/Váczi - HUN/ITA)



Domenica 18 marzo, h. 19,30 (true story!!!)
@ La Mela di Newton
  via della Paglia, 2 - Padova

Accoppiata stravagante dicevamo per due live che sicuramente lasceranno il segno domani.
Il sempre gradito ritorno di Doc Chadbourne vanterà questa volta un'introduzione d'eccezione e di raro spessore, trattandosi di artisti di fama internazionale per fortuita circostanza presenti in veneto in questi giorni, ovvero il trio Relazioni Ektar.

La formula è quella del concerto aperitivo: rendezvous alle 19.30, ricco buffet disponibile e subito via con le due performance in successione, si comincia appunto con la tradizione ungherese rappresentata dalla figura autorevole di
Szabolcs Szokega, depositario della tradizione strumentale del proprio paese accompagnato dal suo sodale Dániel Váczi ai sax, e per l'occasione affiancati dal noto trombettista nostrano David Boato.
se non sapete cosa sia un dulka, un sarangi, o un array mbira, l'occasione di vedere tale maestro all'opera su questi strumenti è imperdibile.

Andiam per ordine:

EUGENE CHADBOURNE
(USA, House of Chadula)

Dr. Eugene Chadbourne ha 57 anni, suona la chitarra, il banjo e molto altro.

Improvvisatore blasfemo di country western, Chadbourne e' il piu' eccentrico ed eterodosso dei solisti creativi. Contaminato dai miraggi e dagli incubi della civilta' psichedelica, erede della musica totale di Zappa e del musichall politico dei Fugs, ma immerso fino al collo nella "trash culture" (cultura della spazzatura) dei punk, ha coniato il linguaggio musicale piu' eretico e blasfemo della sua era. In maniera del tutto coerente con la sua fondamentale incoerenza, ha scelto l'innocuo country come struttura portante di tanto fracasso.

Alla fine degli anni settanta (dopo aver brillantemente risolto il dilemma "Canada o Vietnam?") Eugene improvvisa con John Zorn e Tom Cora a New York.

Gli anni 80 si aprono con il rockabilly demenziale e dissonante degli Shockabilly, lui intanto fissa il suo acido impegno politico, poi si aggiunge ai Camper van Beethoven, sempre coverizzando il mondo intero, fa dischi con They might be giants et alter.

Negli anni 90 ritrova e scompagina folk e country, scambia la chitarra elettrica con quella acustica, creando così un sound totalmente personale, in cui la sua indole di improvvisatore rumorista rivolta sorniona sonorità più traditional.

Il percorso continua, tra sfilze di dischi e nastri autoprodotti e collaborazioni eccellenti non solo nel mondo del jazz, incontrando musiche antipodali ed esotiche, per consegnarci oggi un artista incredibilmente eclettico, capace di performance surrealmente avant ma al contempo esilaranti e caustiche, capaci di frullare musiche altre, d'altri e d'altri tempi sempre all'insegna di un buon umore iconoclasta.

Collaborazioni con: John Zorn, Violent Femmes, i nostrani Zu, Sun City Girls, Elliot Sharp, Fred Frith, Derek Bailey,They Might be Giants, Keiji Haino, Marc Ribot, David Toop, Susie Ibarra, Tom Cora, e ci fermiamo qui...


in apertura:

RELAZIONI EKTAR


Szabolcs Szokega
dulka, sarangi, array mbira

Dániel Váczi
sassofono sopranino e alto

Special Guest:
David Boato
tromba



Suoni e luoghi distanti tra loro che risuonano assieme come una corda  (ek-tar, in sanscrito). Un gruppo che ha radici a Budapest, nel cuore d'Europa, ma che guarda ad Oriente, all'Africa cercando le linee invisibili che uniscono le tradizioni.

Il quartetto "Relazioni Ektar" nasce dall'incontro tra il duo formato da Szabolcs Szoke e Dániel Váczi, colonne portanti dello storico gruppo etno-jazz "Ektar" di Budapest, con gli italiani Francesco Socal e Stefano Ottogalli, musicisti attivi in ambito klezmer, jazzistico e contemporaneo.

Szabolcs Szoke è il perno del progetto: musicista di fama internazionale, è compositore di tutti i brani e virtuoso di particolari strumenti ad arco orientali come la Gadulka. In duo col sassofonista Dàniel Vaczi ha realizzato il CD" Città di carta", fortemente ispirato a Venezia.

Il gruppo "Relazioni Ektar" propone una musica raffinata e ricercata dove interplay, improvvisazione, e i suoni ancestrali degli strumenti di Szabolcs giocano un ruolo fondamentale.
Gli ultimi concerti sono stati inoltre impreziositi ed arricchiti dalla collaborazione con il trombettista David Boato.Il gruppo ha già all'attivo tre tournèe ed ha in programma una tournèe all'estero e l'incisione di un disco.


A domani sera!
Ingresso: 5 con buffet aggratis
Com. ris. Soci Arci





Passiamo poi a Mercoledì:


Pulse#194

Pulse e Repeat, in collaborazione con la Mela di Newton
presentano:

PORCELAIN RAFT (ITA, Secretly Canadian)

porcelain raft

[ Dream/Synth Pop ]   http://porcelainraft.com/     http://www.myspace.com/porcelainraft

Mercoledì 21 marzo, h. 21
@ La Mela di Newton
  via della Paglia, 2 - Padova


Lo conoscete già tutti, non ha bisogno di presentazioni, è sulla bocca di chiunque.
Porcelain Raft, al secolo Mauro Remiddi, è l'italiano del momento, con tanto di contratto per la Secretly Canadian.
Di origini romane, ha girovagato il mondo per anni, trovando poi base a Londra dove la sua poliedrica attività musicale è culminata col progetto solista Porcelain Raft. Già l'anno scorso aveva dimostrato cos'era capace di fare col suo primo EP, "Fountain's Head"; l'album d'esordio "Strange Weekend", uscito da pochissimo, è la conferma delle capacità artistiche di Mauro Remiddi: dream pop dolcissimo, da un lato quasi ammiccante e danzereccio, dall'altro intenso e struggente, per quello che è già uno dei migliori album dell'anno.
I consensi per Porcelain Raft sono arrivati numerosi sia dalla critica che dai colleghi: Anthony Gonzales l'ha scelto infatti come spalla fissa per il tour europeo dei suoi M83. A tour finito, Mauro torna in patria e noi ve lo portiamo a Padova, nell'intimità della Mela di Newton.


INGRESSO: 4?
RISERVATO AI SOCI ARCI


anche per questo appuntamento, sarà attivo lo streaming live su:

http://pleaserepeat.it/

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PROSSIME DATE / MARZO:

Anche a Marzo ogni mercoledì Pulse e Repeat con la collaborazione della Mela di Newton vi somministreranno il vostro live intimo di metà settimana.
Inoltre abbiamo anche attivato buona parte delle domeniche, praticamente tutte da qui in poi, seppur l'ultima sia a TV!



Domenica 25 Marzo
CLAUDIO ROCCHETTI
(ITA/DE)
rocchetti claudio
@ DIRTMOR
Via Pisa 13, Treviso

Mercoledì 28 Marzo
CABEKI (Tannen, ITA)
@ la mela di newton
Via della paglia 2, Padova


Su Aprile vi ricordiamo la data di ZOLA JESUS a Pasquetta, il 9 aprile, in collaborazione con Repeat e Moon Club, a Mirano.




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martedì 28 febbraio 2012

188: LOCH LOMOND ME.29.2 @ La Mela di Newton, PD -/- 189:COMA STEREO SLO) @ Dirtmor, TV

Ancora due appuntamenti Pulse questa settimana,
uno è l'usuale
mercoledì, stasera presso
La Mela di Newton con i numerosi Loch Lomond da Portland
poi come preannunciato andiamo in gita a Treviso, con Coma Stereo, dalla Slovenia ospitati da e in collaborazione con Dirtmor.


Pulse#188

Pulse e Repeat, in collaborazione con la Mela di Newton
presentano:

LOCH LOMOND (USA, Chemikal Underground)
loch lomond
[ Psych folk/ pop songs ] http://www.lochlomondmusic.com/

Mercoledì 29 Febbraio, h. 21
@ La Mela di Newton
via della Paglia, 2 - Padova


Come si anticipava nel dispaccio della settimana scorsa, siamo qui a chiudere in bellezza anche i mercoledì di febbraio, 5 eccezionalmente con questo bonus bisestile.
Settimo appuntamento dunque del ciclo del mercoledì alla Mela, e di 7 elementi sembra essere composta la formazione che Ritchie Young ha assemblato per il suo progetto Loch Lomond.
In tour per presentare il loro nuovo EP di imminentissima uscita per la Chemikal Underground dei Mogwai, i portlandiani mettono in campo oggi la seguente strumentazione: chitarra, tromba, vibrafono, glockenspiel, contrabbasso et alter.

"Inizialmente volevo chiamare la band The Mountains, ma in quel momento c'erano molte band con quel nome o similari, e non volevo assolutamente che fossimo associati a certe atmosfere blue-grass. Ordinammo qualche nastro di registrazione da un pollice su eBay, e quando la spedizione arrivò dall'Inghilterra o dalla Scozia, aveva un pezzo di nastro con su scritto "Loch Lomond", così lo abbiamo inserito nel nostro hard drive quando stavamo salvando un po' di materiale, e semplicemente era quel genere di nome che poteva funzionare per la band. Onestamente non sapevo fosse il nome di un lago in Scozia. Nonostante sapessi fosse un lago, non ne conoscevo la collocazione geografica."
RITCHIE YOUNG [PASTE MAGAZINE].

Fu così che una band del Pacifico scelse come nome quello del più grande lago di tutta la Gran Bretagna. Quale che fosse, destino o semplicemente una tariffa postale ed un pacchetto fortunoso, Loch Lomond si ritrovano sotto contratto con la scozzese Chemikal Underground, innamoratasi sin da subito delle raffinate capacità melodiche in stile (primi) R.E.M.,dei tratti psych-folk à la Mercury Rev e degli arrangiamenti fiabeschi che rimandano a quelli deiThe Decemberists.

Collettivo originario di Portland, Oregon, il progetto Loch Lomond nasce nel 2003 come avventura solista di Ritchie Young. A onor del vero, bisogna ammettere che la maggior parte dei progetti solisti non si avvalgono del contributo di oltre 30 musicisti, ma tutto questo sta semplicemente ad indicare quanto fosse in evoluzione la line-up dei Loch Lomond almeno sino al 2007 (quando uscì il secondo album "Paper The Walls"). Appena trovata una certa stabilità con una formazione composta da sei elementi, i Loch Lomond finirono di registrare, nel 2008, il materiale di "Little Me Will Start A Storm". L'uscita del disco però subì un certo rallentamento a causa dei missaggi e soprattutto della buona notizia del tour in supporto dei concittadini The Decemberists. Nonostante il ritardo nel finire il disco, suonare con i The Decemberists fu per la band un'esperienza più che positiva, oltre ad aver instaurato una profonda amicizia.

Spiega Ritchie:
"The Decemberists sono stati molto carini con noi. Realmente ci hanno catapultati da una realtà locale a quella nazionale, passando da suonare in piccoli club da 100 persone a sale concerti da oltre 4.000. Ci sono tuttora molto vicini. Chris Funk suona dal vivo con noi qualche volta e la band viene spesso a vederci dal vivo".

Il missaggio poi fu completato da una nutrita schiera di produttori: Tucker Martine (R.E.M./The Decemberists), Tony Lasg (Elliott Smit/Dandy Warhols), Kevin Robinson (Viva Voce), Adam Selzer (M Ward/Norfolk & Western) e Jeff Stuart Saltzman (Stephen Malkmus/Sleater Kinney). Da così tante menti è stato tirato fuori ben più di un album, ma anche del materiale che è andato a comporre l'EP che lo precede "Night Bats EP". Un'uscita che, grazie ad un ciclista acrobatico professionista originario dell'isola di Skye, renderà la band assai popolare. Già famoso e fenomeno del web infatti, Danny MacAskill decise di usare un brano dei Loch Lomond 'Wax And Wire' per un nuovo clip/documentario, "
Way Back Home" che stava preparando da mettere on-line.

Così la racconta Ritchie:
"Ricevemmo una mail da Danny che chiedeva di usare il brano. Ci mandò un link che io stupidamente non aprii (...se solo avessi saputo quanto talentuoso fosse e quando fossero spettacolari le sue performance). Avevo avuto un atteggiamento del tipo, sì certo fanne quel che vuoi, se poi fai dei soldi facci sapere. Circa un mese dopo, quando avevo dimenticato tutta la storia, ho cominciato a ricevere messaggi da molti amici sparsi nel paese che ci facevano i compimenti. Ero realmente confuso. Così sono entrato in internet ed il documentario di Danny, con il nostro brano, era in homepage di YouTube. Saremo eternamente grati a Danny"

Grazie quindi alla popolarità ottenuta dal film di MacAskill (la band incontrò Chemikal Underground mentre era ad Edimburgo per promuovere il film per la Red Bull), i Loch Lomond hanno fatto uscire "Little Me Will Start A Storm" anche in Europa (il disco è già disponibile negli USA), con l'aggiunta di due tracce bonus ('Tic' e 'Mad of Ink'), non disponibili nell'edizione americana. Il disco mostra non solo le immense capacità di scrittura di Ritchie, ma anche degli arrangiamenti meravigliosi preparati da musicisti sublimi. La bellezza dei suoni dei Loch Lomond risiede nella loro moderazione, la band sa benissimo quando alzare i toni o viceversa abbassarli, un'abilità descritta alla perfezione con le armonie di 'Egg Song' e nella strumentale 'Water Bells'.

Sarebbe impossibile comunque apprezzare in pieno il disco se non si fa un riferimento particolare alla straordinaria voce di Ritchie Young: un minuto è un tenore ('Blood Bank'), quello dopo canta in falsetto ('Earth Has Moved Again'). La sua voce contribuisce non poco alla qualità delle canzoni. Le influenze della band possono essere cercate ovunque, ma con i Loch Lomond è un gioco ancor più complicato: oltre ai punti di riferimenti sopra citati, ci sono riferimenti ai Fleetwood Mac ('Blue Lead Fences') e al chamber-folk dei Fleet Foxes.

Anche per questo appuntamento, sarà attivo lo streaming live su:

http://pleaserepeat.it/

http://pulsedata.blogspot.com/

A stasera!
Ingresso: 3 o più secondo sentimento

Com. ris. Soci Arci


passiamo a Venerdì, in trasferta:

Pulse#189

Pulse in collaborazione con DIRTMOR
presenta:


COMA STEREO (SLO, Solar Pulse)
coma stereo
[Tangerine Dream meet sci fi ] http://www.comastereo.com/shows.htm

Venerdì 2 Marzo, h. 21.30
@
DIRTMOR/Prc - via Pisa 13 (sotto la torre) - Treviso
per indicazioni stradali cliccare qui (consigliato!)

Gita a Treviso, si diceva, a trovare Dirtmor, collettivo più che spontaneo di kamikaze culturali, decisi a portare musica bislacca e stridente nel territorio di Treviso, da sempre città nota per la sua positiva tensione nei confronti di quanto è nuovo, fresco e disinteressato, si sa!

Prima collaborazione questa che vede sotto i riflettori un'ottima band segnalataci da Federico Father Murphy via Sinister Noise.
Registriamo inoltre con simpatia e rinforzata fiducia nelle coincidenze costruttive la simpatica circostanza per cui la band fa parte di un'entità multiforme (etichetta booking promo) a nome Solar Pulse.
Names matter!

La band Coma Stereo si forma nel 2004. Nel primo anno i 4 musicisti decidono di non fare concerti, ma di dedicarsi esclusivamente al creare un suono che possa contraddistinguerli.

Cedono però alle lusinghe dell'attività live, iniziando ad aprire a concerti di The Silver Mt. Zion Orchestra and Tralala Band e Damo Suzuki. Tutti e quattro risiedono per un periodo nel centro culturale Pekarna di Maribor, dove decidono anche di fondare una loro label/agenzia di booking, dal nome Solar Pulse, con cui iniziare ad organizzare al meglio la propria attività.

Solar Pulse continua ad essere sia la loro etichetta che la loro agenzia di booking, oltre ad aver creato solidi legami con realtà nazionali ed internazionali durante gli anni.
Il primo album della band è quindi del 2006, che vede l'inizio del sodalizio con Hrvoje Niksic dei Tena Novak (produttore di tutti i loro successivi album sempre registrati nel famoso studio di Zagabria, Croazia).
La band quindi inizia ad incrementare la propria attività dal vivo, intraprendendo uno dopo l'altro diversi tour europei, tra cui uno di spalla a 31 knots.

Del 2007 è un EP/maxi single uscito per l'italiana Marsiglia Records, mentre il secondo full lenght della band è del 2009.
Nel 2010 quindi escono loro pezzi in svariate compilation, tra cui per "Quit having fun" della nostra beneamata Boring Machines, per quindi arrivare al 2011 che vede la band chiudersi in studio per lavorare al terzo disco.

Il nuovo album, una summa dei lavori precedenti, ma anche un passo più deciso per affermare una proprià identità espressiva, sempre registrato a Zagabria, è uscito il 16 febbraio appena passato, a cui segue il presente lungo tour europeo nei mesi di febbraio e marzo.
Per il nuovo album, dal titolo "1000 Mest" (1000 città) la band firma con la label di Lubiana Kapa Records, mantenendo comunque la propria Solar Pulse come agenzia di booking/collettivo.

ascolti in streaming su Bandcamp qui:
http://comastereo.bandcamp.com/album/transgalaktika


A venerdì!
Ingresso: 3 euro



recensioni:

ONDAROCK:

LOCH LOMOND
Little Me Will Start A Storm
(Tender Loving Empire) 2011

Poco tempo passa dalla funkeggiante introduzione di "Blue Lead Fences" e già sembra di assistere alla riunione notturna di una tribù post-apocalittica, le cui giovani facce mascherate emergono e scompaiono a intermittenza nella luce fiammeggiante in mezzo a una radura del Pacific Northwest. Un senso di cauto - e impavido, allo stesso tempo - stupore di fronte a un mondo che si riscopre, improvvisamente, immacolato pervade "Little Me Will Start A Storm", accendendolo di una caparbia personalità, come se i Loch Lomond incarnassero un Signore delle Mosche contemporaneo, più che una di quelle indefinite comunità neo-hippie impersonate dalla compagine alt-folk statunitense di turno. Si palesa così una freschezza data da una visione creativa potente, che trasforma il disco in un'opera coerente, pur nelle numerose sfaccettature musicali che sa offrire.
Un'orgogliosa rivendicazione di autarchia che sopravvive anche ai rimandi più ovvi, ad esempio quello al Neil omonimo ("Egg Song") del leader di questa band di Portland, Ritchie Young, uno dei deus ex machina della scena attuale della città dell'Oregon, attivo non solo come musicista ma come vero e proprio mecenate. Da segnalare il coinvolgimento, suo e del suo gruppo, nel Portland Cello Project e la pubblicazione del disco in questione tramite la concittadina Tender Loving Empire, non solo etichetta discografica, ma anche galleria d'arte e mediateca.

I Loch Lomond sono in effetti una sua creatura - il loro primo disco è suonato interamente da Young stesso - ma hanno assunto nel tempo varie forme, tanto che, tra tour e registrazioni, si sono alternati intorno a lui ben ventinove musicisti. Grandi potenzialità venivano già mostrate nel precedente "Paper The Walls", in cui però il gruppo era ancora appigliato a stilemi convenzionali.
Qui invece, pur riproponendo gli ingredienti affini ad altre band della zona, dai Decemberists ai più recenti Hey Marseilles, (strumenti acustici, coralità, gusto per la canzone pop), il gruppo si mette in proprio, mostrando una caratteristica già ravvisata in altre band emergenti del panorama folk (Wilderness Of Manitoba su tutte): dolci motivi, anche "umili", se vogliamo, si librano in grandi aperture strumentali, sospese su immensi panorami.
Queste ambientazioni richiama il rimbombo che, improvvisamente, espande il dimesso falsetto di Young in "Earth Has Moved Again" (qualcosa di simile avviene anche nei mesmerismi della già citata "Blue Lead Fences"), diffondendosi in un silenzio indisturbato. Progredendo col disco, si comprende che ci si può aspettare di tutto, da una canzone dei Loch Lomond, ma mai che rimanga ferma su posizioni consolidate, come ormai da troppo tempo fanno formazioni anche più conosciute e apprezzate.

Parte del merito va certamente assegnato allo stesso Young, finissimo interprete che, nel corso di "Little Me Will Start A Storm", cambia registro diverse volte, anche nel corso della stessa canzone (si veda la bellissima ballata à la Sufjan Stevens di "Water In Astoria"), passando da un tremolante falsetto, magari, a un cavernoso baritono post-punk, come nella conclusiva "Alice Left With Stockings And Earrings".
Se si aggiunge la produzione, affidata a un team composto da Tucker Martine (Decemberists), Kevin Robinson (Viva Voce) e dal genio nascosto dell'alt-folk Adam Selzer (M Ward), si ottiene un disco dalle robuste e giustificate ambizioni, in cui arrangiamenti tradizionali - di banjo, fiddle, etc. - si sposano magicamente con theremin e altri strumenti meno convenzionali. Un disco davvero mai banale, che dà il suo meglio, forse, nei suoi momenti più fiabeschi, come "Elephants & Little Girls", negli stornelli da menestrello come "Blood Bank" (grande composizione!), con quel riff medievaleggiante che si fa ruspante e chiassoso, come nei Sigur Rós di "Með Suð Í Eyrum Við Spilum Endalaust"
http://www.ondarock.it/recensioni/2011_lochlomond.htm


KOMAKINO:
COMA STEREO
I Can Programme MySelf Whenever I Want To
Marsiglia Rec.


Una suite lunga oltre 20min, come una estasi guardando il mare che muta in tempesta, - Vi ritroverete in mare aperto, è notte, una fredda notte
buia, e riuscirete solo a sentire le onde e il vento che si spezzano, alternati a rallentamenti da ipnosi lisergica. I Coma Stereo sono sloveni, e questo singolo debutto è uscito sulla genovese indie Marsiglia rec; - gli Explosions in the Sky e Godspeed You! Black Emperor non sono lontani, - ci sono cariche di percussioni sapientemente dosate, estro da effetto delay, e gentili arpeggi di chitarra che volitano circolari nella malinconia in esplosioni spirituali. - Una brillante introduzione al sound dei Coma Stereo, - ora, sarebbe ottimo se il successivo singolo/disco segnasse una definitiva differenza all'interno dell'inflazionata scena post-rock (cinematica inclusa).

http://www.inkoma.com/read.asp?id=1040