sabato 24 gennaio 2009

Carla Bozulich 's Evangelista (Constellation, CAN) + Father Murphy + Congs For Brums @ StalkeR*eloaded, Padova, SA 24/01/09

CARLA BOZULICH 's EVANGELISTA (Constellation, CAN)

+ FATHER MURPHY (Boring Machines/Madcap Collective, IT)

+ CONGS FOR BRUMS (US)

SABATO 24 gennaio 2009

c/o StalkerReloaded - Corso Australia 61 (zona ex-macello), Padova

h.21.30



buonanno!

citiamo dritti dritti da Basemental, in collaborazione per la serata:

(ah, dimenticavo: un biglietto in omaggio in collaborazione con Radio Bue qui)

L'annata 2009 di Pulse inizia subito alla grande con un concerto imperdibile vista la natura dei due gruppi che vi partecipano.

EVANGELISTA

Dopo il suo album intitolato Evangelista, Carla Bozulich ha deciso di chiamare Evangelista il progetto stesso. Motivo? Dopo aver avuto al suo servizio decine di musicisti per registrazioni e live Carla ha finalmente deciso di calarsi nella prospettiva di gruppo. Il risultato è stato Hello Voyager, un disco corposo e spiazzante che è finito nella top del 2008 un po' dovunque. Il lavoro svolto da Carla Bozulich/Evangelista le è valso il titolo di artista dell'anno su riviste prestigiose come The WIre che le ha anche dedicato la copertina. Come dire, un'artista mondialmente riconosciuta per essere unica.

Carla Bozulich è un personaggio carismatico, la sua storia viene da lontano e da sempre è legato a doppio filo con la musica tradizionale e la sperimentazione. I suoi trascorsi in band anomale come Geraldine Fibbers e Scarnella, in team con il chitarrista avant Nels Cline hanno rappresentato l'humus sul quale perfezionare la propria visione musicale, passata attraverso la rilettura degli standard di Willie Nelson ma sfociata in tutta la sua morbosa, scura e viscerale crudezza nel primo album per Constellation dal titolo Evangelista. Facendosi accompagnare dalla cricca Constellation al gran completo (praticamente metà di GYBE! e Silver Mt.Zion ed altri ancora) Carla mette in scena una dolorosa rappresentazione lirica di estenuante bellezza, tra dissonanze, urla e nervosismi che si stemperano solo una volta nella cover di Pissing dei Low, resa maestosa dal crescendo emotivo con cui viene realizzata.


"Un (gran) disco di lacrime e sangue, come da tempo non ne sentivamo. Da maneggiare con cautela." ONDAROCK

"la Bozulich affonda le sue radici nel blues americano fondendo la sua capacità di trasmettere melodie sanguinanti alle nuove tradizioni post-rock ambient tipiche dei gruppi Constellation. Il risultato è davvero eccezionale"
ROCKLAB








FATHER MURPHY

Il trio trevigiano accompagnerà Evangelista sul palco a grande richiesta della Bozulich stessa (un suo recente messaggio su myspace recita "please tell me we are playing together. let's play? do we already have gigs together? "). Questo messaggio di stima non giunge a caso, dopo che le due band hanno condiviso il palco diverse volte, sia in Italia che lo scorso autunno nella West Coast durante il tour statunitense di Father Murphy.
Father Murphy appunto, da Treviso alla conquista di nuove terre in Europa e America. Un gruppo dalla spiccata vocazione internazionale che ha negli anni sviluppato un modo personale di intendere il suono della band, lontano da tentazioni commerciali a breve gittata, scevro da principi di emulazione di questo o quest'altro trend. Dai loro esordi che hanno traghettato l'iniziale lo-fi in uno sghembo pop-psichedelico che permeava il loro album Six Musicians Getting Unknown sono passati quasi sette anni e i tre hanno perseguito un percorso personale che li portava a piccoli passi verso l'oscurità. La saga para-religiosa sviluppata in questi anni si arricchisce ora di un nuovo capitolo, edito da Boring Machines, che parla di eresia come capacità di poter scegliere. Un album scuro e teso, con ampi spazi vuoti incastrati alla perfezione in arrangiamenti che spaziano da atmosfere doom a ricordi chiesastici.

Il nuovo disco "...and He told us to turn to the Sun" è uscito il primo Dicembre e si è già guadagnato ottimi riscontri dalla stampa nazionale (intervista e recensione su Blow Up di Dicembre, su Audiodrome e altri) e anche all'estero entrando a far parte delle playlist di fine anno di molte radio americane ma soprattutto dà enorme soddisfazione la menzione su Pitchfork quale uno degli album dell'anno da parte di John Dieterich dei Deerhoof: “Truly masterfully put together, amazing songs with tons of space and utterly original arrangements. […] Just an incredible album.”

Dice la stampa italiana di loro:
"Un’evoluzione interessante e di grande originalità, che ne fa uno dei pochi prodotti italiani da esportazione, confermando il Bel Paese, in ambito underground, come terra votata alla psichedelia. Amen."
KATHODIK
"La bellezza della loro musica sta nella perfetta calibrazione delle pause e dei tempi, dei momenti d’attesa tra un colpo e l’altro, un passo e l’altro, una ferita e l’altra. Le nove tracce del disco trasudano una poetica sfatta e sofferta, il senso di una fine imminente "
BLOW UP
"non abbiamo solo a che fare con la conferma dei Father Murphy come uno dei gruppi migliori in circolazione in Italia, ci troviamo anche davanti a un disco sensazionale che porta a un’esperienza di ascolto unica, impressionante" ROCKLAB

Father Murphy su myspace







CONGS FOR BRUMS
E' il progetto solista di Ches Smith, batterista al servizio di Evangelista, ma anche di Marc Ribot, XiuXiu ed altri ancora. Propone un set solitario fatto di percussioni ed elettronica come percorso di incastri ritmici che diventano melodia.
Congs for Brums su myspace