giovedì 28 luglio 2011

Pulse#172 @ Radar Fest: MATT ELLIOTT (UK, Ici d'Ailleurs) + C+C=Maxigross + TroubleVsGlue - VE 29.07 - Bastione Alicorno - PD

A.S.U. in collaborazione con Radar Festival, la Mela di Newton e Carichi Sospesi presenta:

Pulse#172

Matt Elliott/Third Eye Foundation
(UK, Ici d'Ailleurs/Acuarela)
Elliott

[ Folk eversivo/ Sciabolate Elettroniche/ PsyChansons ]
http://www.thirdeyefoundation.com/
http://www.myspace.com/mattelliottmusic
http://www.myspacecom/thethirdeyefoundation

+
C+C=MAXIGROSS
(Vr, Vaggimal)
c+c
http://www.myspace.com/cpiucmassagross
http://vaggimalrecords.com/le-nostre-bande/

+
TROUBLE VS. GLUE
(Roma, NO=FI)
Trouble-vs-Glue

http://www.myspace.com/tro ?
ublevsglue
http://nofirecordings.blogspot.com/


Venerdì 29 luglio,
h. 20.45 (veramente!) @ Bastione Alicorno
Piazzale Santa Croce - Padova



Di ritorno da una necessaria pausa post SSF/Je T'aime veniamo a presentarvi questa succosa (3 live + dj set) coproduzione Pulse/Radar di fine luglio.
Trattasi innanzitutto di un gradito ritorno: dopo averlo visto calcare il palco del Summer ben tre anni fa, incantando il pubblico entusiasta, l'estate padovana è pronta nuovamente a sd accogliere uno dei migliori artisti finora da noi ospitati, per di più in un luogo che già conoscete e che speriamo (una volta tanto) possa rispondere adeguatamente in termini di acustica a questa tipologia di performance.
Di lui ci piace moltissimo la musica, sia essa l'elettronica macinatutto della fase Third Eye Foundation, che la struggente e dolorosa canzone emersa a nome Matt Elliott negli anni 2000; ma recentemente abbiamo imparato soprattutto ad apprezzare l'incompromissoria radicalità dell'uomo che, coerentemente, tale musica produce. Matt Elliott è senza dubbio un tipo coi controcazzi, a metà tra il puro e il maledetto, da cui il rispetto quasi sconfinante nel culto che la sua fan base nutre nei suoi confronti. Parlarci è in effetti un piacere, di politica e sorti del mondo, come di musica e showbizz, e probabilmente pure il trovarcisi accanto nel mezzo d'una carica delle forze dell'ordine, per quanto non auspicabile, sicuramente sarebbe un'ottima esperienza live. Restando in area musica, nel corso degli ultimi vent'anni Matt ha collaborato con personaggi fondamentali della scena europea e non solo: da David Pearce/Flying Saucer Attack, a Movietone, Amp, Mogwai, Yann Tiersen, Thurston Moore, Blonde Redhead, Will Oldham, Sylvain Chaveau, per elencarne alcuni in ordine casuale.
Pochi mesi fa ha liberato nuovamente
, dopo più di deci anni di pausa volontaria, la violenza elettronica compressa del progetto Third Eye Foundation, uscendo con una breve suite di cinque movimenti, in cui sotto lo sciabordare della drum and bass sporca e magmatica comunque si coglie l'influenza dell'ultima sua attività di chansonnier post moderno.

La serata che vede in apertura ben due formazioni nostrane: i primi ad aprire, i TROUBLE VS. GLUE, sono in viaggio verso l'Austria e in generale verso un fitto tour europeo estivo. Recentemente sotto i riflettori della critica non solo italiana dopo l'esplosione del fenomeno Borgata Boredom, scena lo-fi-noise di Roma Est ben fotografata dall'omonima compilation su NO=FI Recordings (liberamente scaricabile da qui), suoneranno prestino, quindi siate puntuali così ve li vedete.

Seguiranno, prima del set di Elliott, i più prossimi C+C=MAXIGROSS, che scendon dai Lessini e ci porteranno la loro boschiva versione della psichedelia folk. I veronesi, cui peraltro va la nostra stima e riconoscenza per aver entusiasticamente acconsentito allo stravolgimento di questa serata inizialmente dedicata tutta a loro, portano a spasso la loro recente fatica "Singar".


Ciò detto vi lascio alle minischede relative agli artisti qui di seguito, in coda potete trovare anche un paio di perle estratte da interviste o interventi sul suo blog di Matt Elliott che vi daranno concreto quadro della caratura del personaggio e delle sue idee giacobine, poi vi sono recensioni un paio di recensioni sparse.

Alla fine-fine trovate un'anticipazione del contributo Pulse ai contenuti dell'edizione (finalmente!) 2011 del VIF - Venetian Industries 2011 in programma il 10 e 11 settembre prossimi venturi.



MATT ELLIOTT
Caduto nella botte da piccolo. Imbottigliato nel traffico delle viscere. Antagonista radicale della presunta modernità. Inventore di linguaggi con Third Eye Foundation sui marciapiedi meno esposti di Bristol. Santissimo dei naufragati del Kursk nelle balere estive. Precursore dell'amore per l'est, del microsampling, dell'isolazionismo. Prima Drinking e poi Failing, inevitabilmente per le leggi della fisica, le sue Songs sono state colonna off degli ultimi tre anni, ma senza un tempo che non fosse tutto il passato, e uno spazio che non sia il pianeta. Struggente psychofolk timbrato Acuarela. (Enver)


C+C=MAXIGROSS sono un curioso collettivo dalla composizione variabile. Tutto ruota attorno ad una vecchia casetta di montagna nei monti di Lessinia . Qui, tra serate intorno al fuoco e il riverbero delle stanze, nasce "Singar". Organetti da oratorio, chitarrine di legno stagionato e shake pieni di pastina per minestre. Radar fest li porta giù in città per uno spettacolo suggestivo che difficilmente dimenticherete.


TROUBLE VS. GLUE e' un duo: Toni Trouble e Mrs. Glue. Usano tastiere giocattolo, campionatore, drum machine, sintetizzatori, chitarra ,batteria e 2 voci per creare il loro pop-punk ballabile e obliquo. Hanno una cassetta fuori su NO=FI Recordings e un LP per la tedesca URQUINAONA Rec. E, fresco di uscita, un loro pezzo sul vinile compilation/manifesto di BORGATA BOREDOM - Music And Noises From Roma Es.






Recensione di "The Dark" di Third Eye Foundation da Sentireascoltare

Da un decennio Matt Elliott non comunicava col mondo tramite la Fondazione. Soltanto remix da un Little Lost Soul che usciva per l'appunto nel 2000 ed era delle sue la missiva a più alto tasso melodico, che così preparava il terreno allo splendido cantautorato "modernista" della trilogia Songs. Proveniente da una Bristol lontana dai riflettori, il ragazzo aveva sin lì assemblato col giusto distacco il dub e le stratificazioni sonore, le chitarre trasfigurate e il ritmo dilatato senza troppo riguardo per la forma canzone. Degli abiti appena smessi - non si sa per quanto tempo - da chansonnier notturno, The Dark non può però esimersi dal tenere conto, visto il loro peso emotivo e artistico che cogli anche qui, al di là della copertina, delle prese di posizione politiche o della visione del mondo. In un'attenzione allo svolgimento del suono, semmai; al mescolarlo affinché gli elementi compositivi risultino indistinguibili e divengano il messaggio sostituendosi alle parole. Avrete così in mano un gomitolo spinoso composto da cinque movimenti, risolti in grigiori ambientali che raccontano un approccio sulfureo a trip-hop e drum 'n' bass, suggestioni etniche e orchestrazioni sottratte al minimalismo colto, stordimento e rabbia sotto pelle. Non fatevi però depistare da ipotesi di revival post-rock, ché qui - con Chapelier Fou e Chris Cole a gestire diversi strumenti e leggere la mente di Matt - si respira un'aria contemporanea e, com'è giusto, spinta al di là delle definizioni. Malsana e ad alto tasso di personalità, anche, e dunque bentornato, Terzo Occhio. 7,2/10

Dal suo Blog sui rapporti con la EMI:

It's hard enough being a musician these days. To have your work illegally downloaded makes things difficult for myself and my small independent record company but at least it is normally individuals who do it, but to have your work effectively stolen by fucking multinationals at the other end beggars belief. I hate EMI and all major labels, they stifle talent and reduce our culture to the lowest common denominator which is why I've never had any dealings with any of them and now they are stealing wholesale from poor, underground artists like myself. I had to go through all of my PRS songs because Universal had somehow written themselves into some of them claiming a percentage. I guess this is the new practice, make a claim and wait for someone to correct it. Fuck EMI, Fuck all major labels, keep music independent and support independent artists, record labels, and of course record shops wherever possible because when the independents go there will be no new innovation and no more new music. If you are a musician, get access to a music lawyer, join the musicians union, and check and recheck everything. Avoid major labels like the plague and if you find them illegally claiming rights, stand up to the fuckers. If it has happened to you please get in touch perhaps it's possible to make a joint action.



Due parole sulla roccaforte della democrazia occidentale:

BH: do you tour in the US ? ME: i don't go to fascist countries (laughs) no really i'm not going to America cause i'm not having my retina scanned, i don't agree with that, i'm a free person, i don't believe in true fucking liberty, you know, "freedom", but actaul liberty. what i like about Europe is that you can cross borders freely, it's much more civilized that way, i'm not going to beg to go to a country... i feel sorry for the american fans who'd like to see me but i don't feel free there to say what i want to say and do what i want to do so i avoid going to places like that... you know it's too easy, with the patriot act, it's too easy to get into trouble just for saying what you feel... so i won't be going there i don't know if they'd allow me there cause i've got fucking police records you know, for smoking joints
Due parole sul 9/11/2001:
After spending perhaps too much time over the last few weeks researching anything i can find on the events of 9/11 (& there is a lot from both sides of the argument), I've come to the conclusion that it was in fact an inside job. There are too many coincidences & not enough answers & i like anyone else who takes this view, cannot be held to blame due to the deafening silence from the US government & perhaps more importantly those connected to the government through business associations. They have remained reticent to any (actual) independent enquiry , to go under oath or even on the record & there doesn't seem to be a valid reason for this. It is unprecedented. With the minimum of research this conclusion seems far more plausible than the official account.

E altre due sulla Grecia (1 anno fa) :

Greece is the word A quick blog to suggest a possible solution to the Greek economic fiasco. I notice that each time there is a national strike or protests, that the dow falls and the Euro falls against the dollar. This is basically a double threat. If the Euro is devalued then the rest of Europe will start to gang up on Greece, it is also a threat of a depression for the whole of Europe. My advice is if you are poor and hungry go direct to the super rich (especially those involved with the banking industry) with as many of your friends as possible and take it directly from them. Goldman Sachs, the IMF et al are experimenting with Greece to see what happens. So i suggest that we go direct to the super rich, confiscate their wealth and redistribute it. It's not hard to find out who the players are in this game, and their reckoning is long overdue. Perhaps then the Rockerfellers et al of this world will know that if we are pushed, we will know who is responsible and we will turn up at their door and demand our share in their ill gotten gains. Fuck the IMF, fuck Goldmann Sachs, fuck all speculators and those who profit from other peoples labour.



Recensione di "Singar" di C+C=MAXIGROSS da Sentireascoltare

Si chiamano come una catena di cash & carry, hanno fatto il nido in una casa di montagna in Lessinia, sulle prealpi veronesi. Sono un collettivo morbidamente bucolico con festose turbe psych e una certa propensione per i titoli-calembour. Hanno appena sfornato un ep scaricabile gratuitamente dai siti di Vaggimal e 42 Records. Un bel dischetto. Pieno di entusiasmo, pienezza fragrante, inquietudini raddolcite nell'atto stesso di farne canzone. Mandano i Pecksniff a pascolare tra il giovane Bob Dylan (The Moka Efti Crazy Bar) e i Belle And Sebastian più sbarazzini (Rather Than Saint Valentine's Day Pt.1), scozzano indolenza po-mo Beta Band e tradizione turgida Buffalo Springfield (Low-Sir), se la cavano tra ciondolii folk e smanie frek come dei cuginetti garruli di Akron/Family (Wejk AP), si prestano con disarmante disinvoltura ai solari struggimenti d'ammore con una Solanje che si gioca pure la carta del testo in italiano. Piegano le strutture alle proprie esigenze, non ci risparmiano trovate e generose palpitazioni corali, regalandoci il sospetto che dietro al garbo si celi una sfacciataggine promettente. Restiamo in attesa di sviluppi. 7/10.





prossime cose programmate:

Pulse#17?: EMERALDS (USA, Mego)
emeralds
http://clevelandwagon.blogspotcom/
http://editionsmego.com/artist/emeralds


@ Venetian Industries 2011 - Parco San Giuliano - Mes
tre (VE)

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