domenica 15 maggio 2011

pulse#164: DISAPPEARS (Kranky, USA) feat. STEVE SHELLEY (Sonic Youth) + Father Murphy 22.05.11 - Padova

A.S.U. in collaborazione con Altraricoltura NE presenta:
Pulse#164

DISAPPEARS (USA - Kranky)
FEAT. STEVE SHELLEY (SONIC YOUTH)


http://www.kranky.net/ http://www.myspace.com/disappearsmusic


+
FATHER MURPHY (Boring Machines/Madca
p Collective)




Domenica 22 Maggio, h. 21.00 @ StalkeR*eloaded
Corso Australia , 61 Padova


DISAPPEARS (Usa / Kranky)


Ottima band su Kranky che annovera ex membri di 90 Day Men e alla batteria mr. STEVE SHELLEY (Sonic Youth).


Trame ossessive e minimal-lisergiche di scuola krauta, atmosfere velvettiane e melodie affogate nel rumore.
Imperdibili se vi piacciono: Jesus & Mary Chain, My Bloody Valentine, Can, Neu!, Velvet Underground, Wooden Shjips,

"groove insistente e marcato, vertiginose linee di basso come in una jam session jazz, voce che salmodia e chitarra in continuo andirivieni tra tensione ritmica e lunghi lanci psichedelici.. una delle espressioni più promettenti dell'odierna scena neopsichedelico-krauta" (7/8) Stefano Isidoro Bianchi (recensione e intervista su Blow Up di gennaio). "Riattiva alla memoria l'immaginario hard psichedelico inglese di fine anni '80 il comeback dei Disappears. Tutto quel sottobosco di rockers duri in fissa con la psych più dilatata e le ossessive reiterazioni kraute - dagli Spacemen 3 ai Loop fino ad arrivare agli Hair & Skin Trading Co. - sembrano convenuti al sabba orchestrato dall'ex 90 Day Men Brian Case (voce e chitarra) in combutta col chitarrista Jonathan van Herik, il bassista Damon Carruesco e il dimissionario drummer Graeme Gibson. C'è lo stesso gusto per ambientazioni post-industriali seppur con le debite distanze: l'Inghilterra tatcheriana dei sobborghi post-crisi era molto più deprimente e oscura rispetto alle lande da cui provengono i quattro ceffi qui presenti. Fatta salvo questo lieve scarto, gli strumenti in mano ai Disappears e i risultati non sono poi dissimili da quelli messi in atto ormai quasi un ventennio addietro da Loop et similia. Ossessività e reiterazione, distorsioni chitarristiche e drumming incessante, bassi groovey e atmosfere claustrofobiche, trance indotta a furia di procedere ipnotico: questi gli ormai ben noti ingredienti dispensati a piene mani in Guider e che pongono il quartetto americano sullo stesso piano di altri sbandati americani, drogati di kraute ossessività come Moon Duo o Wooden Shjips. Certo poi che un pezzo come Revisiting, 16 minuti di ipnosi spossante e urbane allucinazioni alla maniera dei krauti più drogati, rimette profondamente in pace col mondo in disgregazione" 7/10, Sentire & Ascoltare

Coach House Sounds - Disappears from Michael Mayer on Vimeo.




per finire, vi cuccate il making of del volantino a cura Tankboys e stampato dal sottoscritto in sede ASU via Riso, che vi potrete portare a casa domenica sera insieme ai poster che non abbiamo avuto nemmeno il tempo di pensare di appendere :




2 commenti:

Enrico ha detto...

si può sapere per favore l'orario esatto del concerto?
più che altro l'orario in cui terminerà, visto che il giorno dopo è lunedì!
grazie
Enrico

pulse ha detto...

ciao enrico
terminerà entro mezzanotte!
Sergio