venerdì 20 novembre 2009

Pulse#118: EDIE SEDGWICK (Dischord-USA)+WoraWoraWashington (ShyRec) @ StalkeR*eloaded c/o AltrAgricoltura

Dopo l'ottima e affollata serata infrasettimanale dell'altro dì con Nudge e Lotus Plaza alla calorosa Mela di Newton (che stasera propone una nostra vecchia conoscenza...), si cambia genere e luogo:

lo spazio è ancora una volta quello dello Stalker, presso AltrAgricoltura Nordest, nella ziggurat di c.so Australia 61.

Giusto perché i posti e i soggetti con cui si collabora non si scelgono a caso, l'invito è quello ad entrare in contatto con una realtà unica nel panorama padovano, con il suo gruppo di acquisto solidale (Il Ciclo Corto), con la sua proposta di nuova aggregazione sociale e di stili di vita consapevoli, non solo in termini alimentari, ma proprio in termini di costruzione di relazioni interpersonali slegate da dinamiche di mercato.

Ideologico, dite? mah...


ASU, Associazioni Studenti Universitari

presenta:
pulse#118
EDIE SEDGWICK
(Dischord - Washington, USA)


http://karlamm.files.wordpress.com/2008/12/edie-sedgwick.jpg

anzi, no:
http://b5.ac-images.myspacecdn.com/00401/57/00/401080075_l.jpg
[Electro funk / Pop / Indie / Harsh Beat / Punk Dance]

http://www.myspace.com/ediesedgwick
http://www.ediesedgwick.biz/

+ Wora Wora Washington (ShyRec, Ve)


http://www.myspace.com/woraworawashington


Venerdì 20 Novembre 2009,
ore 22.00
@ StalkeR*eloaded c/o AltrAgricoltura NordEst, C.so Australia 61, Padova
(qui le indicazioni per arrivare)


Qui non ci son storie: la serata è di quelle che poi, quando non ci sei andato e te la raccontan quelli che invece c'erano, t'incazzi.

Ovviamente per gli aficionados di vecchia data non serve nemmeno dirlo, probabilmente erano in una delle due condizioni sopra citate qualche anno fa (pulse#28!!, di cui sotto trovate un nostalgico estratto dalla relativa newsletter) quando Justin "destroyer" Moyer, fu protagonista di un live assolutamente border line, in equilibrio sulle 4 scrivanie dell'ASU, armato di parrucca,

tubino paillettato, lettore DVD, proiettore e autoreggenti .

"Never played on a bunch of desks before" disse lui, mentre noi si rifletteva piuttosto sul fatto che ancora non si era visto un vegano accompagnare
una pasta coi broccoli con un bicchierone di Gatorade!
Ma chevvuoi, gli USA generano fenomeni strani, si sa, ma fossero tutti così...
E non a caso è uno dei fenomeni del già all'epoca sbilanciato star system stellestrisce ad essere oggetto di questo che un tempo non avremmo avuto dubbi a definire un divertissment provocatorio del cantante bassista degli El guapo / SuperSystem:
“What plastic lies beneath this mask / What empty logic of beautiful zeros” sono i due sintetici versi con cui Justin identifica Edie Segdwick, musa warholiana autobarbiturizzatasi in giovane età...
E invece, complice lo scioglimento dei SuperSystem, (e, se non interpreto male, anche degli
Antelope, altro degnissimo progetto justiniano) le cose si fan più complesse, e oltre che più sinistre, anche più consistenti: per dirne una, l'inevitabile e felice approdo alla fugaziana
Dischord (e d'altra parte come dire di no ad uno che si presenta con una letterina come questa?) e l'integrazione, nella line up di una vera band,
nei live specie statunitensi.
Nel tour in corso, seppure senza band al completo, la formazione si allarga ad includere la promettente Basla Andolsun (chitarra e voce di Andalusians, anche lei su Dischord) nel ruolo di corista e performer tra proiettore e schermo.

Quindi ecco servito "Things Are Getting Sinister And Sinisterer", uscita dischord numero 161, disponibile in LP e digital download = no CD, ascoltabile in streaming qui.
Il concept rimane immutato: 10 tracce con titoli per lo più riconducibili al jet set cinematografico, 10 molotov incendiarie da lanciare sul dancefloor per farci saltare, una satira tagliente e impietosa, ma soprattutto 10 brani brevi e musicalmente immediati, scanditi da secche bassline (tra Rickenbaker e synth) e batteria dritta e spigliata, capaci di suonare come "Fela Kuti meets Screaming Jay Hawkins meets the Ol’ Dirty Bastard at a Warhol exhibition".

In realtà i riferimenti sono tanti e altri, oltre ai "suoi" el Guapo/Supersytem ed Antelope, arrivano anche chiari rimandi a i fasti passati di A Certain Ratio, Pop Group, Gang of Four, senza dimenticare che comunque qui si parla di un artista cresciuto musicalmente nella Washington di Fugazi, Unwound e quant'altri.


Perfettamente in linea, e non solo per il rimando geografico nel nome, l'apertura affidata al live dei tre Wora Wora Washington, veneziani e non di primo pelo, ma capaci di un esordio freschissimo su Shyrec, sia per il piglio dei dieci pezzi in mezzora, sia per la data di rilascio appena trascorsa.

Anche qui i bpm non mancano, i synth strabordano e il suono è affilato.




pulse#119: 08 Dicembre 2009 Aa / Big A little a (Deleted Arts, USA) @ StalkeR*eloaded / Altragricoltura NordEst, Padova
pulse#120: 18 Dicembre 2009 AU (Aagoo, USA) @ Pixelle, Padova

qui link a qualche recensione di "Things Are Getting Sinister and Sinisterer":
http://www.ondarock.it/recensioni/2008_ediesedgwick.htm
http://www.adequacy.net/2009/02/edie-sedgwick-things-are-getting-sinister-and-sinisterer/







ecco invece la NL di pulse#28, anche lui reloaded, per l'occasione:

"Edie Sedgwick is the hardest working
drag queen in show bizness, writing
songs exclusively about her celebrity friends."


pronti per l'ultima puntata del 2005.
coordinate necessarie: Justin Moyer prima del riassegnamento di genere di cui sotto poteva semplicemente essere indicato come il cantante e bassista (e in tempi andati pure batterista) di El Guapo / SuperSystem (già con noi nel SSF.04)

Edie Sedgwick invece non è più tra noi da circa 35 anni, un veloce bagliore nella New York anni '60 di Andy Warhol: attrice protagonista in due suoi films (Kitchen, Beauty n°2), musa (e forse non solo) di Bob Dylan, fino alla sua morte per eccesso di barbiturici nel 1971.


Bene: la notiziona è che Edie si è reincarnata nel vettore fisico del corpo di Justin.

Perchè mai? chiederete voi...
la risposta, candida, è: per cantare canzoni sulle celebrità.

"L'unica cosa che possa fare un'artista alla ricerca della stabilità
sulla mobile sabbia della nostra età" dice lui (o lei, a questo punto...)

Noi ci fidiamo, anche perchè, tornando a parlare di musica, il suo Her Love Is Real... But She Is Not è ottimo:
14 canzoni, ovviamente tutte intitolate ad attori del jetset hollywoodiano da Schwarzenegger, che addirittura si merita
due tracce, a Sigourney Weaver
...
Se volessimo indicare un genere, diremmo Electro Pop, se volessimo trovare dei riferimenti in
altri artisti potremmo elencare:


Adult, El Guapo, Antelope, the Rapture, Le Tigre, Kevin Blechdom, Chicks on Speed, DFA,
Talking Heads, Weird War, the Faint.






Nessun commento: