giovedì 4 dicembre 2008

Hauschka (Fat Cat, De) @ Teatro Ruzante, Padova Venerdì 5 Dicembre



































La prima volta che sentimmo parlare di Hauschka fu quando invitammo Vert a suonare al SummerStudent Festival 07, ci disse che nell'ottobre successivo avrebbe partecipato ad un importante evento di musica contemporanea a Dusserdolf dedicato a e con Michael Nyman.

Del maestro del minimalismo pianistico avrebbe interpretato insieme ad un talentuoso e promettente pianista tedesco una revisione di alcuni brani.
Il Pianista era appunto Volker Bertelmann, i cui concerti per piano preparato e il disco uscito su Fat Cat all'inizio dell'anno, Room To Expand, stava deliziando pubblico e addetti ai lavori.
Altre notizie e conferme nel frattempo arrivavano da parte di altri artisti che hanno avuto l'occasione di collaborare con lui o di condividerne il palco: una su tutti Colleen che nell'inizio del 2008 ha partecipato ad un riuscito tour giapponese con lui, e per ultimo lo stesso Rafael Anton Irisarri che ha assistito a svariati concerti del tedesco, molti da spettatore e alcuni da musicista invitato alle medesime manifestazioni, che li racconta come un'esperienza ad alto tasso emotivo/tecnico, nonché come vere e proprie occasioni al limite del didattico (termine che va inteso nella sua accezione divulgativa positiva: restando in ambito pianistico, pur su altri livelli di popolarità, quantomeno in Italia, il riferimento che spunta ogni tanto è quello delle performance "illustrate" di Bollani...) per approfondire la conoscenza delle pratiche di modifica/preparazione del pianoforte (ah... John Cage!)

Nella sua produzione discografica, Hauschka mischia le singolarità che gli interventi sulla cordiera del pianoforte producono con materia elettronica (non dimentichiamo che viene comunque dalla città culla dell'elettronica tedesca), giungendo ad una sintesi che nella forma richiama paradigmi della classica contemporanea e del minimalismo pianistico, ma che nella sostanza bene interpreta, come brani e canzoni, un romantico sentire contemporaneo.
I martelletti percuotono non più le sole corde del pianoforte ma una struttura complessa di oggetti in reciproca e differenziata interazione, architettata al fine di emettere suoni inaspettati e permettere tessiture ritmiche/percussive che poco hanno da invidiare ai più celebri cesellatori elettronici degli ultimi anni.
Interessante è poi scoprire come sonorità che di primo acchito siamo portati ad interpretare come frutto di elaborazioni elettroniche siano in realtà totalmente frutto di opportune interazioni fisiche meccaniche, e realizzarlo dal vivo è sempre un piacere.


L'artista, come spesso accade quando la materia musicale è talmente delicata e di buona fattura, si presenta come una persona deliziosa: guardare per credere (è uno spezzone tratto appunto dal succitato tour giapponese in compagnia di Colleen)


Due sole date per questa discesa in suolo italico di Hauschka (qui e Udine)




Biglietti
ingresso su prenotazione per iscritti a newsletter Pulse: 7 euro
N.B. un'indirizzo mail = una prenotazione... no mail cumulative/familiari, (così sappiamo che siete iscritti!)
scrivete a bnlze@yahoo.it al solito, oppure qui sul blog trovate il form di iscrizione in alto a dx...
per il resto del mondo: 9 euro


Audio/video
sul web:
sito: http://www.hauschka-net.de
myspace: http://www.myspace.com/hauschka
etichetta: http://fat-cat.co.uk/fatcat









1 commento:

Roberto La Forgia ha detto...

ciao ragazzi,
complimenti per l'organizzazione. Il concerto di Hauschka è stato godibilissimo.
Vedo che avete fatto suonare anche The Field in passato...
bravi!